Le donne e il mare: storia di un connubio perfetto!
Il mondo della navigazione ha visto nei secoli un netto predominio della presenza maschile. A tal punto che tradizionalmente non si facevano salire le donne a bordo perché venivano considerate un cattivo presagio e causa di sventure durante il viaggio. Le prime impavide donne amanti del mare erano costrette a travestirsi da uomini, ed imbarcarsi nella speranza di non essere scoperte.
Donne al timone!
Tra le prime storie documentate spicca quella di Grace O’Malley (1530-1603), la Regina dei Pirati. La quale viaggiò clandestinamente a bordo della nave del padre vestita con abbigliamento nautico da ragazzo, imparando così a navigare, anche se non poteva vestirsi da donna. Le sue doti risultarono migliori di quelle della maggior parte dei marinai dell’epoca. Infine, la donna arrivò a comandare una flotta di imbarcazioni che si spostava lungo la costa occidentale dell’Irlanda.
Un altro esempio è quello di Hannah Snell alias ‘James Gray’ che si arruolò nella Royal Marine nel 1748 e nascose la sua vera identità per oltre due anni, ma quando fu scoperta divenne un caso nell’Inghilterra di quell’epoca. Decise di raccontare le sue avventure di donna nella navigazione in un libro che divenne un gran successo e che aiutò a cambiare l’immagine negativa della donna e la sua presenza nelle imbarcazioni, frutto di grette superstizioni.
L’esperta di botanica francese Jeanne Baret (1740-1807) fu invece la prima donna ad aver circumnavigato il globo. Travestita da uomo, Jeanne navigò a bordo della fregata a vela armata La Boudeuse. Jeanne navigò insieme al compagno mascherandosi con un abbigliamento da barca maschile, nelle vesti di un suo assistente, al fine di poter effettuare le sue ricerche e analisi scientifiche e botaniche.
La navigazione al femminile!
Dal XX secolo, con la nascita del diporto e delle competizioni nautiche, molte donne si sono fatte valere nella navigazione. A livello sportivo fortunatamente le donne poterono gareggiare nelle competizioni di vela olimpica fin dagli inizi del XX secolo . La prima donna a vincere una medaglia olimpica fu una velista svizzera, Hélène de Pourtalès, membro dell’equipaggio di Lérina, che vinse un oro e un argento nell’edizione del 1900.
Tuttavia solo nel 1988, ai Giochi di Seul, è stato inserito nel programma di gare un evento olimpico esclusivamente femminile, distinto da quelli degli uomini. E molte altre campionesse donne nella categoria barca a vela sono apparse nello scenario sportivo mondiale. Anche l’abbigliamento nautico da donna in questi anni ha avuto unevoluzione, puntando a diventare sempre più performante in ambito sportivo anche per adattarsi meglio al corpo femminile e ai movimenti delle donne nella nautica.
L’ abbigliamento femminile da barca a vela si è sempre più specializzato portando avanti lo studio dei materiali innovativi e del design migliore per soddisfare le esigenze delle donne in barca sia a livello agonistico e sia nel diporto, per tutte le donne amanti dei viaggi in mare.